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Gli ampollosi burocrati dell’arte
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La scelta di scrivere questo pezzo è di tipo antinarrativo e antidescrittivo, una scritturalità asemantica, che non sarà di ostacolo alle percezioni delle componenti aeree, liquide, di visionari paesaggi della memoria e della mente in cui la dimensione onirica non cessa di fecondare quella cognitiva, in cui la familiarità incisiva della traccia – di un…
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Preistoria americana e Media che uccidono
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Protagonista tra il 1996 e il 2000 di tre album concettuali di Marilyn Manson, il Verme è un anonimo emarginato, buono solo a ispirare pietà e immerso nell’autocommiserazione. La sua parabola si sviluppa anti-cronologicamente, inizia tra le tenebre di Holy Wood (2000), prosegue nella illusorietà plastica di Mechanical Animals (1998) e si conclude con l’apocalisse…
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Quando le donne devono precipitare
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«La principale gloria di una donna è che non si parli di lei», scriveva Virginia Woolf nel 1929. Si sa, la modestia è la virtù muliebre per eccellenza. Lo era nel Ventinove, lo è ancora oggi e a tal proposito la cultura occidentale deve molto al cristianesimo. All’opposto la notorietà, i riflettori e l’esposizione pubblica…
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“Lontano dall’occhio di bue” – Intervista a Roberto Mandracchia
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Nella raccolta di prose La Sicilia è un’isola per modo di dire (2018), lo scrittore siracusano Mario Fillioley si chiedeva come rappresentare oggi la Sicilia con la consapevolezza di doversi confrontare con una miriade di rappresentazioni stereotipate, esotizzanti, denigratorie o più banalmente datate di un’isola che più diventa famosa e “turistica e più viene a…
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Celebrità pianificata: il caso del K-pop
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In una stanza bianca lo spazio è occupato da un tavolo di legno chiaro con alcune sedie. Un posto è già occupato da un ragazzo vestito di scuro, con un austero taglio a spazzola. Seguito dalle telecamere, fa il suo ingresso Jimin – uno dei membri della “mega-band del K-pop” BTS – biondo, con una…
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Limonov e noi
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La macchina da presa, in una lenta carrellata, inquadra alcuni oggetti poggiati disordinatamente su una scrivania, mentre sentiamo fuori campo un uomo chiedere come deve presentarsi. Dopo un generico «di quello che vuoi», la telecamera segue le mani del personaggio abbottonarsi dalla vita fino al collo una camicia su cui è ritratta la bandiera americana,…
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Un musicista abruzzese a New York – Intervista a Leonardo Cococcia
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Qualche mese fa Leonardo Cococcia (che era già a New York da un anno) mi ha chiamato per dirmi che l’androne delle scale in cui Bob Clearmountain aveva registrato l’iconico riverbero che risuona su Born in the USA di Bruce Springsteen, era stato riammodernato, le mura erano state riparate e la scala rifatta. Nessuno si…