Questo stanca di parla di un maschio ovviamente, che è vissuto nella bolla etero-male gaze e non sa come ci si fanno le foto sexy perché non ne ha mai vista una. Un’ulteriore puntualizzazione: so benissimo che gli stanca di sono tutti al femminile però questo parla dei maschi [sì, quelli là dai, ci siamo capiti], quindi in questo momento mentre scrivo al femminile nella finzione letteraria io mi identifico col genere femminile, ma sappiate che contemporaneamente sono anche una redazione e un maschio. So che è complesso ma Stanca è così, apprezzatene almeno la stratificazione. Grazie.
Mi sono trovata nella scomoda posizione di dovermi fare delle foto sexy e credo di poter dire che si possono seguire due strade, in base alla nostra estrazione familiare, di classe e al livello di istruzione ottenuto: ci si fa una foto al cazzo o si tenta qualcosa di più strategico. Se la strada per cui optate è la seconda, generalmente seguono tre passaggi: 1. Ci si semi-denuda [il nudo non è sexy, se avete scelto questa strada su questo siamo d’accordo]; 2. Si va davanti a uno specchio abbastanza ampio e si ritira la pancia, si stringono pettorali, bicipiti, e si tenta un’angolazione in cui l’alternanza di luci e ombre enfatizzi le linee dei muscoli; 3. Si chiama la palestra più vicina per chiedere se ci sono sconti sugli abbonamenti annuali, poi ci si ricorda improvvisamente che in frigo c’è un barattolo di maionese che sta per scadere ed è un peccato.
Come fanno i maschi a sapere come si fanno i selfie sexy se non ne hanno mai visto uno? Se l’hanno visto non lo ammettono nemmeno a se stessi, perché significherebbe ammettere di aver reputato sexy la foto di un altro maschio. Io sono stata da adolescente in uno spogliatoio maschile e so come funzionano queste cose grazie alla scuola di calcio (cioè continuare a manifestare la propria totale eterosessualità con undici erezioni dimostrative nella stessa stanza è un gioco che conosco). È un gioco che diventa la vita quando si guarda un film di centoventinove muniti con Schwarzenegger che fa Conan il barbaro in perizoma di pelliccia di grizzly o quando in Commando, non potendo esternare esplicitamente la propria superdotazione (non è x-rated), imbraccia il gigantesco M202 FLASH, il lanciarazzi incendiario da spalla. Ma sappiamo bene che lo si guarda soprattutto per l’azione! Torniamo ai nostri riferimenti per le foto sexy. E’ comprensibile che Schwarz non sia un esempio adeguato se non si fa colazione ogni giorno con undici albumi e sedici libbre di bacon. È più probabile che rimanendo nell’ambito strettamente fotografico sia necessario trovare un paradigma che consenta di mostrarsi iper-virili senza aver necessariamente quella tipologia fisica e, mi dispiace dirvelo così, ma questo riferimento è sempre stato sotto gli occhi di tutti e viene anche insegnato pedissequamente a ognuno di noi fin dalla scuola elementare; sto parlando di: dittatori.
Ora, tolto castro che va bé, è bono. Ma quanto cazzo erano virili stalin, benito, hitler? dai, raga, hitler virile? il pittore di paesaggi con i baffetti e la voce isterica, eppure volenti o nolenti il sex symbol tedesco è stato quello per un bel po’ di tempo. Ora, se può esserlo hitler puoi esserlo anche tu, tutto dipende da come ti fai le foto e i video. Portiamo due esempi ben specifici di uso strategico dell’immagine. Quello a cui siamo affezionate oggi più che mai noi italiane: la mascella che pendeva da Piazza Venezia, il padre di tutti, l’alpha assoluto. Tanto era bianca quella mascella che mentre leggevo Moby Dick mi restava difficile ogni volta che emergeva il capodoglio a minacciare il Pequod non immaginare la gigantesca faccia di benito emergere dalle acque agitate per dire: italiani!
Secondo: ma voi lo sapevate che stalin era alto un metro e sessanta scarso – il baffo Maximus che si erge a fronteggiare il sol dell’avvenire – è quindi comprensibile lo sgomento di Eric Hobsbawm quando è capitato davanti alla sua tomba e ha scritto: “Ho visto il corpo imbalsamato di Stalin nel mausoleo della Piazza Rossa, prima che fosse rimosso nel 1957, e ricordo l’emozione che provai nel vedere un uomo così piccolo e che tuttavia era stato così onnipotente. E’ significativo che tutti i filmati e le fotografie nascondano il fatto che fosse alto solo un metro e sessanta centimetri”.
Comprendo però appieno che parliamo di esempi storici difficilmente applicabili nel presente, nei nostri ambienti, almeno. Così dato che anche io sono liberata e progressista ho incominciato una mia ricerca personale sul qui e ora e l’ho incominciata da tinder. Breve parentesi: devo ammettere che quando ho provato a parlare a un mio amico liberato e progressista delle foto dei maschi su tinder quello ha sgranato gli occhi e io non sapendo come giustificare che avevo visto dei maschi su tinder ho lasciato cadere la conversazione, abbiamo dovuto farci tre peroni grandi in silenzio e alla fine abbiamo ruttato, la crisi era rientrata. Ora se provate a mettere su tinder l’opzione mi interessano: uomini la cosa potrebbe farsi sorprendentemente istruttiva e potreste capire di cosa sto parlando [lo stai facendo per la scienza ovviamente, fratello]. Ok, informazione uno: un sacco di tizi in mutande che si toccano il cazzo guardando succulenti verso lo specchio; risposta a caldo: a quello ci ero arrivata pure io, è più o meno l’ipotesi calcolata a inizio articolo, solo un po’ più spinta (mano sul cazzo o nelle mutande). Arriviamo alle cose più strane che mi sono trovata davanti, in ordine sono due: tizi che si fanno le foto alla pancia senza avere gli addominali (solo la pancia, il resto del corpo è fuoricampo) e tizi che tirano fuori la lingua. Diamo pure per buono che nella prima ci sia uno scollamento, anzi proprio una disforia, sulla propria percezione fisica (se ritiro la pancia sotto un po’ si vedono), oppure adesso la pancia si porta e io non lo sapevo; ma la seconda? perché far vedere la lingua? forse proprio dalla lingua l’uomo può mostrarsi più in salute, è una specie di certificato, niente candida orale qui [non guardate le foto della candida orale se non vi interessano, sono brutte]. Forse un messaggio subliminale per suggerire il cunnilingus, ma quelle sono foto di piccole lingue oblique che mi permetto di associare più a pucciose foto di vecchi chihuahua o al limite ad una colta citazione di Fantozzi contro tutti che guarda arrapato l’Oroscopone super porno show trollando la scena di Videodrome; ecco insomma più quella roba lì che non l’idea di poderose e vorticose leccate genitali. Chi ci ha insegnato a tirare fuori la lingua in quel modo? Forse vogliamo sembrare pucciosi e maldestri anche noi? (Se sì, della mia teoria salterebbe tutto e allora sarei stata io la prima e maggiore portatrice sana di male gaze – il più cocciuto dei pesci di Wallace). Soprattutto una volta Scornajenghi ha detto: “a me la tenerezza mi fa bagnare”. Nel caso errore mio, errata corrige, lo stanca di finisce qua, cancellate tutto.