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Glauco e il compagno dal geriatra
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Stanno leggendo vecchie riviste in un salotto agghindato al gusto barocco. Glauco coglie l’agglomerato di polvericcia gialla dietro un vaso tornito di globi e ghiande gelatinose ed è così come da un glitch accompagnato da nistagmi e grugniti che guarda raggrinzire lo scorcio proiettato dai suoi occhi: tutto si accartoccia, si sgualcisce, la sensazione è…
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Lettera da una stiva
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Passa un tempo particolare da quando smetti di assomigliare a quando sei piccolo e inizi a assomigliare ai tuoi intenti. Papà era convinto che la mamma dopo anni a insegnare a bambini e ragazzi non fosse altro che un paio d’occhiali storti. Lui invece, dopo anni nella finanza, si guardava allo specchio e si percepiva…
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Quo Vadis
di
Per la mia mente viaggia solitaria l’immagine di un uomo che assomiglia a papà, un busto di carne seduto nella cabina di un camion col muso schiacciato. Mio padre non stringe mai il volante, lo tiene tra l’indice e il pollice così come quando si gioca a tenere in equilibrio una matita facendola dondolare. Non…
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Ma’ e Mothman
di
Se non fai il bravo, Mothman ti prende. Il piccolo Harry si morse le labbra e strinse forte le gambe, cercando di trattenere un goccio di pipì. Se se la fosse fatta addosso Mothman sarebbe venuto a prenderlo. Lo vedeva già mentre protendeva la lunga proboscide verso di lui per succhiarlo come se fosse un…
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Fare la brava
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È strano come il significato di una parola rimanga associato a un’immagine, a una scena che abbiamo vissuto. Lo chiamano processo sinestetico: una sfera sensoriale si fonde con un’altra. Ad esempio, per me la parola ‘passione’ è mio fratello Luca che bacia la presentatrice del nostro programma preferito. Eppure, anche ‘olio di gomito’ per me…
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Pla-48
di
Era un profumo così intenso che il mio sogno si colorò in modo quasi insostenibile. Una parte della mia consapevolezza era ancora attiva e fu quella a registrare il cambiamento. Dal mio addome uscivano lunghi filamenti rosso chiari, di una consistenza fluida ma densa, come caramello liquido iniettato in una bottiglia d’acqua. Mi asciugai con…
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La lucertola
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Conosceva bene le cassette nere della frutta e della verdura. Di plastica sottile, con una trama a rete e basse – che contengono solo due strati di pesche, mentre gli altri fuoriescono dai manici poco resistenti da cui afferrarle. Le conosceva perché tante volte le aveva spostate, sollevate, riempite, svuotate. Non ci era mai rimasta…
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La stanza di Prisca
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Il rito serale prevedeva che, mentre gli occhi si socchiudevano, si dovesse osservare per bene la macchia. Era lì da anni, fissa sul soffitto, perfettamente in corrispondenza del cuscino. La rilassava seguire i contorni e individuare le sfumature del colore, osservarla era in un certo senso rassicurante. Le ricordava il vicino di casa che esce…
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Mia nonna e la stratocaster
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What if I had stood there at the end And said again, and again, and again An answer to every question Riding for the feeling – Bill Callahan Il frigorifero spento ha gli sportelli aperti. La locandina di un vecchio spettacolo di Rezza – mai appesa – sta appoggiata in un angolo, arrotolata con un…