• Seguo chi mi segue

    Molti mi hanno chiesto di raccontare la storia di come sono arrivata fin qui e forse, perché no, è il momento giusto per accontentarvi; d’altronde senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile. Avevo ventitré anni, mi ero laureata da poco, regnava in me la voglia di non fare nulla, anzi, l’aspirazione più grande…

  • La stanza di Prisca

    Il rito serale prevedeva che, mentre gli occhi si socchiudevano, si dovesse osservare per bene la macchia. Era lì da anni, fissa sul soffitto, perfettamente in corrispondenza del cuscino. La rilassava seguire i contorni e individuare le sfumature del colore, osservarla era in un certo senso rassicurante. Le ricordava il vicino di casa che esce…

  • Mia nonna e la stratocaster

    What if I had stood there at the end And said again, and again, and again An answer to every question Riding for the feeling – Bill Callahan Il frigorifero spento ha gli sportelli aperti. La locandina di un vecchio spettacolo di Rezza – mai appesa – sta appoggiata in un angolo, arrotolata con un…

  • Racconti che puoi trovare scritti nel tuo freezer

    MILLEFOGLI Email di Sandro Lezziroli per METALMECH (Salerno) Ieri stavo mangiando una millefogli con mio cugino, non la carta, non la canzone di Coez, la torta. Serviva specificarlo? Non penso, l’ho fatto? HELL YEAH!!! L’ho fatto perché sono un duro, si sono un duro, sono un duro perché quando entra la prof antipatica le dico…

  • La Febbre

    Incredibile quanto fosse cresciuta.  Diciassette centimetri nel giro di una settimana. Quando sua mamma glielo aveva spiegato le era sembrato uno scherzo. Quando era successo a Eva e Nina aveva creduto che accadesse solo alle bambine bionde, e quando fu la volta di Diego, solo a chi aveva i genitori ricchi. Poi arrivò la quinta…

  • Un gioco pericoloso

    Quella sera mi trovavo in una bellissima casa nel centro storico di Roma. Piuttosto fuori perimetro, mi sentivo pervaso dalla classica sensazione di smarrimento. Per fortuna ero con Giorgio, detto “Giorgione” per via della sua stazza da giocatore di rugby e non, come verrebbe subito da pensare, per via del suo pene gigante che meticolosamente…

  • La casa della nebbia

    Aristotele è seduto di fronte alla sua scrivania. Pensa, ripensa, e poi per essere sicuro ci pensa una terza volta. Infine, decide di mettere tutto per iscritto. Dopo averci sbattuto la testa un numero considerevole di volte, giunge alla conclusione che il motivo per cui un sacco di cose, tra cui lui, sono testardamente incollate…

  • Io sono come la mia casa

    Sulla sinistra c’è una minuscola mensola bianca, malamente aggrappata alla parete. Si nota sin dalla soglia di casa. Dalla mensola scivola verso il basso, senza mai cadere, un vecchio proiettore impolverato. Nei pochi altri centimetri di superficie libera, la mensola sostiene anche un rametto di pothos, infilato dentro a una beuta da laboratorio piena d’acqua.…