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Hyperobjects – intervista a gaia lazzaro
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Passeggiando tra Colle Oppio e Piazza Dante, in via Angelo Poliziano, tra un bar anonimo e un altrettanto anonimo minimarket, c’è una vetrina che espone estensioni corporee come fossero pezzi di carne. Lo spazio è al contempo asettico e ipercaratterizzato. L’alluminio mandorlato ricopre il pavimento, le pareti bianche sono illuminate da neon ancora più bianchi,…
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Gli ampollosi burocrati dell’arte
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La scelta di scrivere questo pezzo è di tipo antinarrativo e antidescrittivo, una scritturalità asemantica, che non sarà di ostacolo alle percezioni delle componenti aeree, liquide, di visionari paesaggi della memoria e della mente in cui la dimensione onirica non cessa di fecondare quella cognitiva, in cui la familiarità incisiva della traccia – di un…
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Fantasmi materici – Bataille e Lars Von Trier contro l’architettura
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Il saggio intitolato “Notre-Dame de Rheims” è l’esordio fantasma dello scrittore francese Georges Bataille. Occultato e ignorato per lungo tempo, questo scritto spettrale è riemerso solo dopo la morte del suo autore, creando non poco imbarazzo tra i suoi interpreti. In queste righe acerbe, il giovane Bataille sembra sconfessare la sua opera successiva, pur anticipandone…
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Non saper disegnare
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Sono stanca di non saper disegnare. Alle elementari confrontavo i disegni realistici e verosimili delle mie compagne di scuola con i miei, brutalmente stilizzati: un cerchio con tre peli in testa, una stanghetta verticale a riprodurre il collo, altre quattro linee mezze oblique per fare braccia e gambe. I maschi si identificavano per i pantaloni,…
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La casa-trincea di Martha Rosler: House Beautiful. Bringing the war home.
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Immagina di essere a casa, stai guardando la televisione e all’improvviso la trasmissione si interrompe e trasmettono l’edizione straordinaria del telegiornale. La scatola magica mostra a distanza di sicurezza l’orrore del mondo, ti senti coinvolto e indignato per quello che accade, anche se non sai ancora di preciso chi abbia ragione e chi no, ma…
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Da che punto si fotografa l’antropocentrismo? – ep. 04
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Silvia Contini e Vittoria Brachi analizzano il punto di vista fotografico dell’antropocentrismo