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Il pesce rosso
di
Quando mi sposto da un punto a a un punto b non sopporto l’idea di non poter toccare di nuovo il punto a, di rimanere relegata alla prospettiva parziale del nuovo scenario, avendo già scartato (non messo da parte, scartato come un cioccolatino) l’orizzonte offerto dal primo punto. Per cui a volte non esco dalla…
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IAto
di
Il giorno delle feste pre-elettorali trovai il mio nuovo esoscheletro appeso malamente davanti al vecchio cubicolo numerato. N.18, unico immutabile carattere che mi permetteva di identificarmi senza perdermi nei mille scambi funzionali che gli uomini imponevano da decenni. Guardai quel numero intensamente, e l’agglomerato di circuiti che componeva quello strato corporeo ripercorse i miei giovani…
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Il vuoto
di
“Dove cazzo sei”, recitava il messaggio sullo schermo del cellulare di Luca, mentre il suono metallico della notifica lo svegliava. Accanto a lui Bianca, le gambe nude e il corpo avvolto da una sua maglietta, dormiva profondamente. Il loro flirt era iniziato un mese prima, appena dopo un abbraccio apparentemente innocuo che Bianca aveva fatto…
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Amen
di
I funerali mi fanno venire voglia di scopare, tutte le volte. Tutto quel dolore, quello struggimento, le lacrime, le nenie, i fiori didascalici, le persone che si rincontrano dopo anni e si dicono “è un peccato, dovremmo vederci anche in altre occasioni” e poi non rivedi fino al prossimo funerale. Ormai la gente ha smesso…
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Il gioco della bottiglia
di
Andava bene con chiunque la prima volta. Bastava fosse abbastanza attraente per me. Non avevo mai avuto in testa tutte quelle storie sulla prima volta con il sentimento, che circolavano soprattutto fra le ragazze degli ambienti vicini al mio. O della prima volta con il primo fidanzatino, sbadata ma delicata. L’idillio di baita alla Dawson’s…